L’Omeopatia in Italia 
In Italia nel 1821, a differenza di come si crede, nel Regno di Napoli l’omeopatia si diffonde grazie all’esercito austriaco chiamato dal re Ferdinando I per riportare ordine nel Suo Regno.

I medici militari austriaci praticavano l’omeopatia per curare le milizie. Anche il principe Carlo Filippo fu paziente di Hahnemann.

La Reale Accademia delle Scienze di Napoli incaricò il Dott. Alberto di Schomberg medico militare austriaco a raggiungere Hahnemann a Koethen, per imparare e migliorare i principi della medicina omeopatica. A Napoli fu aperto il primo ambulatorio omeopatico, furono aperti ospedali e dispensari.

Nel 1825 salì al trono Francesco I, che aveva come medico personale il Dott Cosmo Maria de Horatiis, Direttore della Clinica Chirurgica di Napoli ed omeopata. Francesco I soffriva di angina che fu risolta da Trattamento omeopatico praticato dal Dott. De Horatiis ( Bruschi: Esposizione compendiosa del sistema medico omeopatico 1938).

A Napoli arrivarono da tutta Italia medici per formarsi in Omeopatia, alcuni tra cui il Prof Giacomo Tommasini, Direttore della Clinica Medica di Bologna. Il Prof Tommasini da un periodo di osservazione e di studio dell’ Omeopatia, nel 1826 -27,tenne un discorso sull’Omeopatia, presso l’Auditorium della Facoltà di Clinica Medica di Bologna nel 1826-1827.

Nel 1856 -66 ci fu un epidemia di colera a Napoli e per circa tre anni fu aperto un reparto omeopatico. In seguito al diffondersi del colera, l’ Omeopatia arrivò, anche in Sicilia in modo particolare a Palermo, Catania e Trapani.

Nel 1837,anche a Roma, si diffuse il colera, il Dott. Ladelci iniziò alla Omeopatia Padre Francesco, capo della Farmacia dell’ Ospedale Fate Bene Fratelli Isola Tiberina, il quale divenne in breve tempo esperto.

Nel 1841 Papa Gregorio XVI concede al Dott. Centamori, amico di Hahnemann, la Gran Croce di Cavaliere, il quale diffuse l’ Omeopatia nello Stato Pontificio.

Papa Gregorio XVI emetterà una Bolla, che allarmerà i medici allopatici ed i farmacisti, in cui permetterà agli ecclesiastici di dispensare farmaci omeopatici, in caso di emergenza, in assenza del medico e riconobbe ai medici omeopati il diritto di distribuire gratuitamente i medicinali omeopatici.

Anche Pio IX sarà interessato all’Omeopatia.

Nel 1843 fu redatta la prima legislazione sull’ Omeopatia che regolò la produzione e distribuzione dei medicinali omeopatici e che fu in vigore fino al 1933, poi abolita dal fascismo perché non riconobbe una medicina diversa da quella Ufficiale.